
La patente è fondamentale per la libertà di muoversi, ma ci sono situazioni in cui può essere sospesa. In questo articolo spieghiamo cosa significa realmente la sospensione, quando può accadere e come affrontarla nel modo migliore. Un approfondimento semplice per capire le regole e le novità più importanti legate a questo tema.
Sospensione patente: cos’è e in quali casi si applica
La sospensione della patente è una sanzione accessoria che impedisce di guidare per un periodo determinato. Può essere disposta dalla Motorizzazione Civile, dal Prefetto o dall’autorità giudiziaria, quando un conducente viola regole gravi del Codice della Strada. Il provvedimento ha carattere temporaneo e si applica ogni volta che la guida rappresenta un pericolo per sé o per gli altri.
Le situazioni più comuni riguardano la guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, il superamento del limite di velocità oltre i 40 km/h, l’ingresso contromano o la circolazione in autostrada su corsie non consentite. Anche la fuga dopo un incidente o la mancata assistenza ai feriti comportano automaticamente la sospensione.
Ci sono poi casi legati a condizioni personali del conducente: per esempio, la sospensione può scattare se si perde temporaneamente l’idoneità fisica o psicologica alla guida, oppure se si guida un veicolo che richiede adattamenti non presenti. I neopatentati rischiano la sospensione se non rispettano le limitazioni su potenza e velocità.
Anche comportamenti ripetuti nel tempo possono far scattare il provvedimento. È il caso di chi non rispetta più volte l’obbligo di precedenza o passa con il rosso due volte in due anni. In alcune situazioni, come previsto dall’art. 218 del Codice della Strada, il Prefetto può autorizzare un permesso di guida giornaliero per motivi di lavoro, della durata massima di tre ore. In quel caso, però, la sospensione si prolunga di tanti giorni quante sono le ore di guida concesse, moltiplicate per due.
Sospensione patente per guida in stato di ebbrezza (prima volta)
Se superi il limite di alcolemia di 0,5 g/l per la prima volta, scatta la sospensione temporanea della patente. Il periodo varia in base al tasso rilevato:
- Da 0,5 a 0,8 g/l, rientri nell’illecito amministrativo: multa tra 543 e 2.170 € e sospensione da 3 a 6 mesi.
- Da 0,8 a 1,5 g/l, è reato: ammenda da 800 a 3.200 €, arresto fino a sei mesi e sospensione da 6 mesi a 1 anno.
- Oltre 1,5 g/l, reato più grave: multa da 1.500 a 6.000 €, arresto da sei mesi a un anno, sospensione da 1 a 2 anni, e confisca del veicolo se è tuo. Se il veicolo appartiene a una persona estranea al reato, la sospensione può essere raddoppiata.
In tutti i casi, ti vengono tolti 10 punti dalla patente (20 se sei neopatentato o conducente professionale).
In aggiunta alla sospensione, il Prefetto ordina di sottoporti a una visita medica entro 60 giorni. Se non la effettui, la patente resta sospesa fino al risultato dell’esame medico.
Se durante l'infrazione provochi un incidente, le sanzioni si raddoppiano. In caso di alcolemia superiore a 1,5 g/l, scatta la revoca della patente.
Sospensione patente per eccesso di velocità
Superare i limiti di velocità non comporta solo una multa. In alcuni casi, l’infrazione porta anche alla sospensione della patente. Succede quando si supera il limite di oltre 40 km/h: in questi casi, oltre alla sanzione pecuniaria, viene tolta momentaneamente la possibilità di guidare.
Se superi il limite di oltre 40 km/h ma non oltre 60 km/h, la multa può andare da 532 a 2.127 euro. A questa si aggiunge la sospensione della patente da 1 a 3 mesi, più la decurtazione di 6 punti. Se nei due anni successivi commetti un’altra infrazione della stessa gravità, la sospensione diventa più severa: va da 8 a 18 mesi. È quanto stabilisce l’art. 142, comma 9 del Codice della Strada.
Se invece superi il limite di oltre 60 km/h, la sanzione diventa ancora più pesante. La multa va da 829 a 3.316 euro, la sospensione della patente dura da 6 a 12 mesi e i punti decurtati sono 10. Anche in questo caso, se commetti nuovamente la stessa infrazione entro due anni, la patente viene revocata (art. 142, comma 9-bis CdS).
Le sanzioni aumentano del 30% se la violazione avviene tra le 22:00 e le 7:00 del mattino, fascia oraria considerata più a rischio. E se guidi un veicolo soggetto a limiti speciali (come autobus, mezzi pesanti o veicoli con carichi eccezionali), sia la multa sia la sospensione vengono raddoppiate.
Per i neopatentati – cioè chi ha conseguito la patente da meno di tre anni – le regole sono ancora più restrittive. Non possono superare i 100 km/h in autostrada. Se lo fanno, rischiano una multa da 161 a 647 euro, una sospensione della patente da 2 a 8 mesi e la perdita di punti in base alla gravità dell’eccesso (art. 117, comma 5 CdS). Queste misure mirano a rafforzare la sicurezza stradale per i conducenti con meno esperienza.
Sospensione patente per uso del cellulare alla guida
Con la nuova legge (n. 17/2024), chi usa lo smartphone alla guida rischia la sospensione della patente già alla prima infrazione. La sanzione si applica ogni volta che tieni in mano il telefono mentre guidi, anche solo per pochi secondi. Non conta se stai telefonando o se stai guardando il navigatore: qualsiasi uso manuale è vietato. Puoi usare lo smartphone solo se fissato al veicolo, ad esempio sul cruscotto, e parlando in vivavoce, con bluetooth o auricolari. L’obiettivo è semplice: tenere le mani sul volante e lo sguardo sulla strada.
Alla prima violazione, la legge prevede una multa da 250 a 1.000 euro, la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi e la perdita di 5 punti.
Se ripeti la stessa infrazione entro due anni, le conseguenze diventano più gravi: multa da 350 a 1.400 euro, sospensione da 1 a 3 mesi e decurtazione di 10 punti dalla patente.
Se al momento dell’infrazione hai meno di 20 punti sulla patente, la polizia può applicare subito la sospensione breve: 7 giorni se hai tra 10 e 19 punti (che diventano 14 in caso di incidente), 15 giorni se ne hai meno di 10 (30 in caso di incidente). La sospensione immediata però si applica solo se sei stato identificato sul posto; se la violazione viene rilevata da una telecamera o solo tramite targa, il ritiro della patente non è possibile. Il punteggio viene verificato attraverso l’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida e deve risultare aggiornato al momento dell’accertamento.
Se ti viene sospesa la patente e non puoi raggiungere il lavoro con i mezzi pubblici, puoi chiedere un permesso speciale entro 15 giorni. Vale solo per spostamenti legati al lavoro, per un massimo di 3 ore al giorno e su percorsi e orari precisi. Non puoi ottenerlo se hai causato un incidente. Il periodo di sospensione viene prolungato in base alle ore di guida autorizzate: ad esempio, 2 ore al giorno per 5 giorni equivalgono a 20 giorni in più. La sospensione viene registrata nell’anagrafe nazionale e la patente viene trattenuta dalla polizia fino alla scadenza del periodo previsto.
Sospensione patente per doppia infrazione con semaforo rosso
Se passi con il rosso due volte in due anni, rischi la sospensione della patente. Il Codice della Strada (art. 146) prevede infatti che, oltre alla multa, chi viola il semaforo rosso per due volte nello stesso biennio subisca la sospensione del documento di guida da uno a tre mesi. Basta non fermarsi quando il semaforo è rosso oppure ignorare le indicazioni di un agente per incorrere nella sanzione.
Alla prima infrazione si applica solo una multa, da 167 a 665 euro. Ma se nei successivi due anni ripeti la stessa violazione, all’ultima si aggiunge automaticamente anche la sospensione della patente. L’applicazione è automatica e scatta a prescindere dal punteggio sulla patente, quindi anche se hai ancora tutti i punti disponibili.
Questo tipo di sospensione è accessoria e obbligatoria: non serve l’accertamento di altre infrazioni né un incidente per renderla valida. Non importa nemmeno se il secondo verbale viene elevato da un corpo di polizia diverso dal primo. Quello che conta è che entrambe le infrazioni siano registrate e riferite allo stesso conducente entro un periodo di due anni. In questi casi, l’autorità ritira fisicamente la patente e segnala il provvedimento nell’anagrafe nazionale degli abilitati alla guida.
Trascorso il tempo di sospensione stabilito, potrai riaverla senza dover sostenere esami o test. Ma una recidiva ulteriore, unita ad altri comportamenti pericolosi, può portare anche a provvedimenti più gravi.
Sospensione senza ritiro immediato: cosa significa
Se la sospensione della patente non avviene subito, significa che puoi continuare a guidare fino a quando ricevi la notifica ufficiale del provvedimento. In questi casi, l’infrazione non viene contestata sul momento, ma è rilevata a distanza, ad esempio con sistemi automatici o verbali senza fermo del conducente.
La procedura è chiara:
- l’agente ha 5 giorni per inviare verbale e patente alla Prefettura;
- il Prefetto ha poi 15 giorni per firmare l’ordinanza.
Solo da quel momento inizia il periodo di sospensione, che decorre dalla data indicata nella notifica, non da quella dell’infrazione.
Se l’ordinanza arriva in ritardo, è scritta in modo incompleto o manca di fondamento, puoi presentare ricorso al Giudice di Pace e chiedere la restituzione immediata della patente.
In sintesi, finché non ricevi l’atto ufficiale, puoi guidare legalmente anche se la sanzione è già stata accertata. Ma una volta notificata, la patente va consegnata subito, e il periodo di sospensione inizia a decorrere.
Differenza tra ritiro e sospensione della patente
Il ritiro e la sospensione della patente non sono la stessa cosa. Il ritiro è un atto immediato eseguito dalle forze dell’ordine quando accertano irregolarità evidenti, come una patente scaduta o una violazione che comporta una futura sospensione. In pratica, l’agente trattiene fisicamente il documento sul momento, ma il ritiro non è una sanzione: serve a impedire che il conducente continui a guidare fino a quando non si verifica che abbia i requisiti per farlo.
La sospensione, invece, è una vera e propria sanzione accessoria, disposta dalla Prefettura, dalla Motorizzazione o dal giudice. In questo caso, il documento non è sempre ritirato subito. La sospensione può infatti essere decisa anche giorni dopo l’infrazione, e durante quel periodo si può continuare a guidare. Quando entra in vigore, però, il titolare della patente non può più mettersi alla guida per tutta la durata prevista, che può andare da 15 giorni fino a 5 anni. Al termine del periodo, la patente viene restituita senza dover sostenere nuovi esami.
Capire la differenza è fondamentale: il ritiro è una misura temporanea e preventiva, la sospensione è una punizione che comporta il divieto effettivo di guidare.
Quanto dura la sospensione e come calcolare i giorni
La sospensione della patente dura per il tempo indicato nel provvedimento e varia in base alla gravità della violazione. Per le infrazioni più comuni, si va da 15 giorni per l’uso del cellulare fino a 2 anni per guida con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l. Nei casi meno gravi, come l’eccesso di velocità tra 40 e 60 km/h, la sospensione va da 1 a 3 mesi. Se superi i 60 km/h, può arrivare fino a 12 mesi.
I neopatentati e chi guida veicoli altrui può ricevere sanzioni più severe.
La sospensione decorre dalla data riportata nel verbale o nell’ordinanza e si calcola in giorni di calendario, inclusi sabati, domeniche e festivi. In caso di sospensione breve (7 o 15 giorni), il periodo inizia subito, al momento della contestazione. Se c’è una sospensione cautelare, i giorni già trascorsi si scalano dalla durata finale.
La recidiva entro due anni comporta tempi più lunghi e, in alcuni casi, la revoca. Per esempio, chi guida con un tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l può subire una sospensione da 6 a 12 mesi, ma se ha già commesso la stessa infrazione in passato, la patente può essere revocata.
È fondamentale controllare sempre la data di inizio indicata nel verbale e contare i giorni senza interruzioni, fino all’ultimo giorno previsto. Solo al termine del periodo si può richiedere la restituzione della patente, se non ci sono altre misure in corso, come l’obbligo di visita medica o esame di idoneità.
Restituzione patente: visita medica e iter da seguire
Al termine del periodo di sospensione, non puoi semplicemente tornare a guidare: prima devi dimostrare di essere di nuovo idoneo. Per farlo, devi prenotare una visita medica presso la Commissione Medica Locale (CML) della Motorizzazione o presso la ASL territorialmente competente. La prenotazione deve avvenire prima della scadenza della sospensione, perché solo dopo aver ottenuto l’idoneità psicofisica potrai avviare la procedura di restituzione della patente.
La visita serve ad accertare che sei in condizioni fisiche e mentali adeguate per tornare alla guida. Se la sospensione è legata a infrazioni gravi, come la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti, oltre alla visita generale potrai dover sostenere esami specifici: analisi del sangue, del capello o delle urine, test tossicologici e certificazioni mediche più approfondite. I risultati devono confermare l’assenza di dipendenze o alterazioni.
Se superi con esito favorevole la visita, riceverai un certificato di idoneità. A quel punto potrai recarti presso la Prefettura o l’Ufficio della Motorizzazione Civile indicato nel provvedimento per ritirare fisicamente la patente. In alcuni casi, soprattutto se sono richiesti ulteriori accertamenti o sei stato sanzionato più volte, potresti dover anche sostenere un nuovo esame di teoria e guida, ma questo viene comunicato direttamente nell’ordinanza.
Patente e sicurezza: le coperture assicurative Genertel da considerare
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- Rinuncia alla rivalsa: utile se la sospensione deriva da guida in stato di ebbrezza o gravi violazioni. Protegge dalla richiesta di risarcimento da parte della compagnia.
- Tutela legale: copre le spese per ricorsi o cause legate a provvedimenti di sospensione o incidenti stradali.
Queste garanzie sono opzionali e attivabili online in fase di acquisto della polizza auto. Attivarle in anticipo ti permette di affrontare eventuali imprevisti con maggiore serenità.
FAQ
Quali sono i casi in cui viene sospesa la patente?
La patente viene sospesa quando violi norme gravi del Codice della Strada, come la guida in stato di ebbrezza, l’eccesso di velocità, l’uso del cellulare alla guida o comportamenti pericolosi ripetuti nel tempo. Può essere sospesa anche se perdi momentaneamente l’idoneità fisica o psicologica a guidare.
Come si fa a riavere la patente dopo la sospensione?
Per riavere la patente devi prenotare una visita medica presso la Commissione della Motorizzazione o presso la ASL competente. Se superi gli accertamenti, potrai ritirare la patente presso la Prefettura o l’Ufficio indicato. In alcuni casi può essere richiesto un nuovo esame di guida.
Quali sono le nuove regole per la sospensione della patente?
Le nuove regole prevedono la sospensione già alla prima infrazione se usi lo smartphone alla guida. Se commetti di nuovo la stessa violazione entro due anni, la durata della sospensione aumenta e rischi anche la revoca della patente.
Come funziona la sospensione breve della patente?
La sospensione breve si applica subito, anche sul posto, se usi il cellulare alla guida e hai meno di 20 punti. Dura 7 o 15 giorni e decorre dal momento della contestazione, non dalla notifica successiva.
Quali coperture assicurative possono aiutarmi in caso di sospensione?
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