Belle da lasciare attoniti, opere d’arte da ammirare, racconto di eleganza, raffinatezza e design. Sono le auto storiche, uniche nel loro genere, a non lasciare mai indifferenti gli appassionati e a smuovere i sentimenti più disparati. Possedere un pezzo di storia è una gran fortuna, perché si ha la possibilità di continuare a fare vivere il mito, non facendolo cadere nel dimenticatoio o al semplice ricordo di un qualche cosa che fu, appunto, passato.
Non facciamoci però prendere dal romanticismo, perché comunque, da una grande vettura, derivano grandi responsabilità. Infatti, chi possiede un’auto d’epoca, deve anche occuparsene, prendersene cura, a volte, in maniera maniacale. Sia a livello estetico, per esempio, non facendo perdere al mezzo l’originalità di essere un pezzo unico, sia concretamente, facendo in modo che tutto sia in regola per circolare in strada, a cominciare dall’assicurazione auto storica.
Che cos'è l'ASI?
L’Automotoclub Storico Italiano, più comunemente noto come ASI, è un ente certificatore, nato nel 1966, che rappresenta istituzionalmente il motorismo storico italiano. Si tratta di una Federazione composta da 285 club federati e 55 club aderenti, riunendo circa 152.000 appassionati di veicoli d’epoca.
Come da art. 60 del Codice della Strada, questo regola “autoveicoli d'epoca e di interesse storico e collezionistico”. L’ente, quindi, ha il compito di valorizzare e tutelare il patrimonio storico e sociale delle vetture d’epoca. Il fine è quello di proteggere questi veicoli che sono stati protagonisti e sono ancora espressione della trasformazione tecnologica del Ventesimo secolo.
Ovviamente essere iscritti all’ASI non comporta solo benefici sullo status con conseguente aumento del valore del proprio veicolo, ma permette di usufruire di benefici fiscali, come la riduzione del 50% del bollo per i veicoli tra i 20 e i 29 anni e agevolazioni per circolare su strada. Inoltre, molte compagnie assicurative sono convenzionate con l’ASI e offrono polizze alle automobili certificate con l’Ente.
Come funziona l'assicurazione auto storica
L’Italia è famosa per aver dato luce ad alcuni dei marchi più famosi al mondo, simbolo di design, eleganza e del gusto che ci contraddistinguono. Si stima che anche l’interesse verso le auto storiche sia sempre più numeroso, con più di duecentomila collezionisti o amatori.
Per capire cosa si debba fare per avere un’assicurazione per i mezzi che rientrano in questa categoria, va prima spiegata la differenza fra assicurazione auto storica e assicurazione d’epoca. La prima riguarda le macchine a cui viene riconosciuta una certificazione sulla rilevanza storica o collezionistica. Questo permette loro di essere conformi al Codice della Strada. Per ottenere questo attestato, le auto devono risultare iscritte all’Automotoclub Storico Italiano, avere almeno venti anni dalla data di costruzione e conservare tutte le parti originali. L’assicurazione auto d’epoca, invece, fa riferimento a quelle destinate alla conservazione in musei o locali pubblici/privati. La circolazione di queste auto può essere consentita solo per manifestazioni o raduni con uno speciale permesso rilasciato dal Dipartimento per i trasporti terrestri.
Fatta questa distinzione, vediamo come funziona l’assicurazione auto storica. Come si è già capito, questa polizza si differenzia per alcune particolarità rispetto alla normale RCA. Innanzitutto, c’è la questione età: le auto devono avere un minimo di venti anni dalla data di produzione. Punto fondamentale, da tenere a mente, è che queste devono essere iscritte all’ASI o ritirare presso l’Ente il certificato di rilevanza storica. In più, come già elencato precedentemente, l’auto deve essere idonea alla circolazione e in ottimo stato, in modo tale che non sia intaccata minimamente l’originalità. Chi stipula questa polizza, deve avere un minimo di ventitré anni.
Ma perché conviene stipulare questa tipologia di polizza rispetto a una RCA normale? In primo luogo, perché, dovendola iscrivere obbligatoriamente all’ASI, il beneficiario ottiene tutti i vantaggi che l’Ente mette a disposizione. Altro, ma non meno importante, è il fatto che queste polizze prevedono di solito un prezzo più basso rispetto a una normale polizza RCA.
Assicurazione auto e iscrizione ASI
La legge italiana non obbliga il possessore di una possibile auto storica a iscriversi all’ASI. Questo, però, va ricordato, non consente di usufruire dei vantaggi e quindi rischia, sul lungo periodo, di andare a minare la tutela del proprio veicolo. In ogni caso, molte compagnie, al momento di sottoscrivere una polizza auto storica, richiedono il Certificato di Rilevanza Storica, che viene rilasciato sempre dall’Automotoclub Storico Italiano.
Genertel offre questo tipo di soluzione sul proprio sito o app. Per procedere, l’auto dovrà essere regolarmente iscritta al registro ASI e con certificato di storicità in corso di validità. Basterà cliccare sul pulsante “fai un preventivo” e rispondere alle domande che verranno poste in successione per fornire le informazioni necessarie.
È anche utile sapere che si può selezionare l'opzione sospensione, che vale per tutte le polizze, anche per la tua auto storica. Questa soluzione permette di mettere in pausa per un massimo di tre volte la tua assicurazione con un semplice clic. Provare per credere.